Recensione del Libro. Di Filippo Miotto, pubblicato il 13 febbraio 2022.





Anagrafica del libro “Curve. 15 Lezioni sul Car Design” di Filippini F.
Prima di tutto la scheda anagrafica.
Autore: FILIPPINI Fabio, con FERRARESI Gabriele.
Titolo: Curve
Sottotitolo: 15 lezioni sul car design
Editore: Rizzoli Lizard (clicca quì per andare al sito di Rizzoli Lizard)
Lingua: Italiano
Formato: Copertina flessibile, 240 pagine
ISBN-10 : 8817156655
ISBN-13: 978-88-17-15665-3
Peso articolo: 630 g
Dimensioni: 17.2 x 2.3 x 21.2 cm
E anche per questo titolo devo ringraziare LinkedIn. Tra i contatti ho la fortuna di avere l’autore. Un giorno vedo che pubblicizza il suo testo e così procedo all’acquisto.
Nota: le immagini sopra le ho fatte io! e si vede! Spero di non aver violato nessuna legge sul diritto d’autore. Se così fosse segnalatemelo e le tolgo subito.
Descrizione generale
Il testo è molto particolare, raccogliendo 15 lezioni sul car design, che non sono le lezioni che mi aspettavo all’inizio della lettura! Quando acquistai il libro, infatti, mi stavo divertendo a disegnare la mia auto ideale, un altro progettino che sto portando avanti per divertimento e che, chiunque sia appassionato di motori, penso stia facendo con il proprio. Non avendo letto la descrizione del contenuto, se non sommariamente, mi aspettavo un libro di contenuti tecnici sulla base dei quali poter iniziare a imparare qualcosa di car design. Ma non è stato così.
Mi aspettavo le lezioni classiche del tipo: il tratto da usare, le linee da disegnare, come impostare la prospettiva, il profilo, e altre cose simili. In realtà, leggendo le prime pagine, mi scontro con una interessante novità. Il libro trasmette l’essenza del Car Design, così come l’ha vissuta, e influenzata, l’Arch. Fabio Filippini, famoso car designer. Le lezioni devono essere gustate, lette e rilette qualche volta e approfondite. Lettura ideale da fare in quei momenti di calma in cui ci si sente anche un po’ filosofi.
Il libro è ben strutturato e le lezioni si sussegguono in un percorso che ci porta ad addentrarci sempre più in questo mondo. Il testo è semplice e i messaggi che vuole trasmettere sono chiari e ben costruiti, ma deve essere interpretato. Ogni riga scritta ne contiene altre “invisibili” che devono essere esplorate e meditate.
Il testo contiene numerose illustrazioni di car design, ma anche in questo caso si tratta di vere e proprie tavole che trattano l’essenza dell’auto. Consiglio di guardarle una prima volta, leggere la lezione in cui sono collocate e poi riguardarle. Coglierete sfaccettature che non avevate compreso! Poi uscite per strada e iniziate a studiare ogni singola vettura che incrociate: le vedrete con occhi diversi.
A chi lo consiglio
La risposta non è semplice. Quella più banale consiste nel consigliarlo a chi è nel campo del car design o, più genericamente, nel mondo dei motori. Naturalmente non distinguerei chi lo fa per studio da chi lo fa per lavoro o, più semplicemente, per passione. Ma non finisce quì.
Il libro può essere visto, infatti, anche come una serie di lezioni di architettura, oppure di filosofia sull’importanza delle forme, o più semplicemente può rappresentare uno stimolo alla ricerca dello studio dell’essenza degli oggetti che troviamo intorno a noi. Sto esagerando? Forse sì, ma penso che nel libro ci siano altri significati da indagare. Per interpretarlo bisogna lasciare andare tutti i preconcetti che si hanno sul car design.
Chi è l’Autore
L’Autore è l’architetto Fabio Filippini, car designer italiano che, negli anni, ha collaborato con varie case automobilistiche, itlaiane e internazionali. Dal 2011 al 2017 è stato direttore design per Pininfarina. La storia professionale, e a volte anche privata, dell’autore la trovate anche narrata in alcune parti del libro, dove si raccontano brevi aneddoti legati al suo lavoro e alle sue esperienze con le automobili, in quanto sono alla base della comprensione di alcuni passi di car design che vengono raccontati.
Il coautore del libro è Gabriele Ferrari, uno scrittore e giornalista che ne ha raccolto i pensieri facendoli confluire nel saggio presentato.
La “anagrafica”, naturalmente, l’ho desunta da Linkedin, dal testo e dalla pagina della casa editrice, la Rizzoli Lizard.
E adesso posso iniziare a raccontarvi il libro.
Struttura del testo
Il formato scelto è quello giusto, presentando un testo leggero e di dimensioni ideali per essere infilato in uno zaino. La copertina flessibile permette anche di stropicciarlo un poco, perchè ciò è richiesto per una immersione completa nel testo. Come già sottolineato in altre occasioni, per questi tipi di testo che cerchiamo di portarli con noi per lungo tempo, potrebbe essere una discriminante favorevole farli nel formato scelto dalla casa editrice.
L’impaginazione scelta rende la lettura gradevole. Le tavole grafiche presentate a corredo della descrizione sono distribuite in modo scandito nel testo, alternandosi alle pagine solo scritte, creando, così, quelle pause di contemplazione che le varie descrizioni richiedono.
Veniamo ora al testo vero e proprio.
La struttura del testo (quello vero, stavolta) prevede 15 capitoli, dedicato ciascuno ad una specifica lezione sul car design. A questi si aggiunge un prologo ed un epilogo.
Nel seguito vi racconto un po’ io cosa troverete all’interno. Poi non resta che a voi fare il resto…
Il car design e l’essenza dell’automobile
Raccontarlo risulta piuttosto difficile, in quanto fornire dei dettagli, come si potrebbe fare per un testo più tecnico, non lo ritengo l’approccio corretto. Come vi ho già anticipato, infatti, il libro non contiene delle lezioni “scolastiche” relative alle tecniche da utilizzare per disegnare un’automobile, ma vuole fornire delle lezioni atte a trasmettere l’esperienza lunghissima che l’Autore ha potuto maturare in questo particolare campo.
Il testo inizia con una frase ben precisa:
<<… Chissà perchè ai bambini piace disegnare automobili? A tutti i bambini, non solo a quelli che da grandi diventeranno car designer. …>>
che viene poco dopo spiegata. L’auto incarna sentimenti ed emozioni. E’ l’unione di ingegneria, stile, passione e quant’altro ogni appassionato può trovare in essa.
L’Autore sostiene che l’auto può essere percepita dall’esterno come una scultura, mentre dall’interno viene percepita come uno spazio da vivere, e su questo mi trova pienamente d’accordo.
Leggendo i successivi capitoli si scoprono delle lezioni che rispecchiano la bellezza dell’automobile e le accortezze per farla risaltare, come progettista, o per capirla, come spettatore. Si permette, così, anche al lettore di iniziare a maturare le basi per poter interpretare i modelli che incontra per strada o che vede in fotografia. Vi assicuro che dopo la lettura smetterete di vedere automobili, iniziando a osservarle.
Non vi importerà se l’auto che avrete di fronte sia una supersportiva costosissima o una utilitaria economica, ma vi interesserà solo capire le linee che la disegnano. Inizierete a seguire il profilo generale per estrapolare le linee fondamentali che lo disegnano. Cercherete quelle particolari curvature, sagomature, giochi di ombre e quant’altro permetta di slanciare o accorciare la linea, renderla veloce o robusta, dargli l’idea di movimento o di stabilità e così via.
Ho imparato che le linee non sono mai perfettamente dritte, ma presentano sempre delle curvature, e così ho iniziato a guardare tutte le auto squadrate che incontravo notando questo particolare.
Poi si impara l’importanza dell’alternanza delle forme e delle linee, tutto per dare armonia. Prendo un foglio e provo anche io e accidenti! è vero! Pur essendo maldestro nel disegno di questo tipo, in quanto la mano non è abituata a seguire le linee che ho invece chiare nella mia mente, noto già un miglioramento!
Nel testo si parla anche dell’importanza del disegno degli interni, snobbato da molti, ma che, visto con gli occhi dell’Autore, assume tutt’altro significato. L’interno dell’auto, per chi la guida, è l’ambiente che vedrà per più lungo tempo e che dovrà trasmettergli emozioni, oltre a dover soddisfare le sue esigenze in fatto di comodità ed ergonomia. Viene spiegata la scelta dei colori e delle forme, oltre che del significato della scelta del materiale.
Viene introdotta anche la ricerca della forma e il parallelismo con l’architettura e con i vari periodi storici dell’uomo, che sembrano replicarsi nel mondo dell’automobile che, in poco più di 100 anni di storia, ha ripercorso secoli di umanità.
Durante queste lezioni vengono anche esaminati alcuni modelli iconici del mondo dell’automobilismo, spiegati e commentati mostrando la visione che l’Autore aveva ai tempi della loro presentazione e come, dopo anni, sia possibile rivedere alcune posizioni e capirne l’emblamiticità.
Non mi dilungo oltre.
E adesso… buona lettura.
Recensione di Filippo Miotto, pubblicata il 13 febbraio 2022.