Di Filippo Miotto, pubblicato il 01 novembre 2025.
Con il nome di Vulcano D3 HyperSUV tutto è stato definito fin nel dettaglio e finalmente la vettura è ordinabile, quindi pronta per la produzione. Angelelli Automobili propone la sua idea di hyperSUV stupendoci in ogni suo dettaglio.


Gli HyperSUV sono molto più di SUV ad alte prestazioni.
Per avventurarsi nel mondo degli hyperSUV, settore in cui operano pochissime case automobilistiche a livello mondiale, bisogna proporre qualcosa che possa veramente stupire. Le difficoltà risiedono nel fatto che i SUV sono vetture comunque grandi che, anche se hanno un’anima sportiva, devono essere caratterizzati da altezze da terra, dimensione delle ruote e numero di posti interni molto lontani dalle classiche supersportive o, rimanendo in tema, dalle hypercar.
Gli HyperSUV nascono in un mondo tutto loro. Solo intravedendoli si capisce che non sono vetture tradizionali. Non si tratta quindi di mettere motori generosi in un SUV tradizionale e migliorarne l’assetto. Loro vengono generati con lo scopo di sostenere velocità elevatissime, superiori ai 300 km/h, accelerazioni e riprese incredibili e, siccome non ci sono solo rettilinei, l’assetto e la rigidità torsionale devono essere tali da permettere, per l’appunto, di curvare a dovere. E l’abitabilità? Anche se votate alla sportività estrema, devono essere in grado di ospitare almeno 4 persone comodamente, fornendo tutti quegli optional per fargli affrontare viaggi lunghissimi. Ebbene sì, non si va solo in pista con queste vetture, ma devono garantire anche la possibilità di fare varie tipologie di viaggi, dal fuori-porta al grande tour.
Vulcano D3 HyperSUV e le sue linee estreme.
Le dimensioni esterne sono naturalmente generose, caratterizzate da una lunghezza di 5,10 metri e una larghezza praticamente di 2 metri. Quello che stupisce è l’altezza complessiva, proposta in 1.3 metri. Ciò vuol dire che, pur ponendosi come HyperSUV, sono state scelte dimensioni più simile ad una shooting brake. Il profilo generale molto basso, l’abitacolo arretrato che evidenzia un cofano motore molto lungo, il tutto associato a pneumatici di dimensioni molto generose, dissimulano le grandi dimensioni ma evidenziano una sportività che le linee laterali scolpite enfatizzano ancora di più.

All’anteriore si notano i fari sottili posti al di sopra di un paraurti caratterizzato da calandre e spoiler inferiori semplici ma pronunciati. Il cofano sfuggente contiene delle nervature che, necessarie per creare quel rigonfiamento necessario ad ospitare il poderoso motore, scorrono verso la base dei finestrini laterali. Le fiancate ospitano i generosi passaruota che si chiudono al posteriore in un gruppo ottico a LED a fascia al di sopra del diffusore posteriore e di 4 scarichi. Sì, avete letto bene, ci sono gli scarichi, quindi niente elettrico puro, ma su questo ci torniamo più avanti.
Entriamo nell’abitacolo.
Apriamo la porta ed entriamo nell’abitacolo. Veniamo accolti da pelle rifinita a mano, dettagli in fibra di carbonio e legni pregiati provenienti da fonti sostenibili che creano un’atmosfera di comfort e raffinatezza. Il tutto rigorosamente Made in Italy.

I sedili avvolgenti dietro di noi, un cruscotto tradizionale ma con molta tecnologia davanti a noi. Le informazioni vengono gestite su due fronti riprendendo un’impostazione classica che, molto funzionale, era stata recentemente abbandonata da molte supersportive a favore di schermi ovunque. Sugli hyperSUV, invece, permane, sintomo di una clientela che, pur essendo molto esigente, vuole mantenere un contatto con il passato. Lo schermo sul tunnel centrale, anche se di grande dimensioni, non risulta invadente e il profilo superiore del cruscotto richiama linee a cui non eravamo più abituati ma che restano invece sempre piacevoli.
Quello che non si vede: tecnologia ovunque.
Nonostante gli interni richiamino una impostazione tradizionale, la tecnologia è all’avanguardia e presente ovunque, ma sempre non invadente. Partiamo dalla carrozzeria in fibra di carbonio per arrivare al telaio realizzato in una lega di titanio-alluminio stampato in 3D. Questa soluzione è uno degli elementi identificativi di Casa Angelelli. Il generative design unito all’intelligenza artificiale permettono di ottenere telai ad altissima efficienza e molto leggeri, permettendo alla fine di ottenere un veicolo con un peso complessivo di poco superiore a 1500 kg. La tecnologia ADAS completa il tutto. Al momento non ci sono informazioni precise sui sistemi a servizio della sicurezza stradale, ma sapendo quanto Angelellli Automobili stava sviluppando per la su hypercar Superperformante D-One e per la sua Hintegrale, possiamo di sciuro aspettarci qualcosa di innovativo anche qui.
E il motore?
La scelta è quasi ovvia: il motore deve essere un V12. In questo caso trattasi di una unità ibrida V12 da 6.5 litri in grado di erogare oltre 750 cavalli. Le caratteristiche del veicolo permettono al Vulcano D3 di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 2,7 secondi, raggiungendo velocità superiori a 330 km/h.
Non solo il generoso V12, ma questo hyperSUV verrà fornito anche con una unità V6 da 3 litri Biturbo da 550cv, con uno 0 – 100 km/h in meno di 3,4 secondi, raggiungendo velocità superiori a 300 km/h.
Per garantire comfort e stabilità il pacchetto viene completato da sospensioni pneumatiche attive e freni carbo-ceramici. L’unità ibrida viene gestita da a un sistema intelligente di gestione della batteria, che ne estende l’autonomia.
I preordini sono aperti! A noi non ci resta che aspettare di vederla su strada!
Pubblicato da Filippo Miotto il 01 novembre 2025.

